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Anche per l'estate 2024 il comune di Noto propone un ricco calendario di concerti ed eventi che si terrà nel centro storico della cittadina barocca patrimonio Unesco. Come negli anni passati, location d'eccellenza sarà la scalinata della cattedrale di Noto che accoglierà gli spettatori mentre il palco su cui si esibiranno gli artisti verrà montato sul corso principale con lo splendido sfondo di Palazzo Ducezio. La possibilità di assistere alle performance nel cuore del centro storico è poi l'occasione ideale per una visita dei monumenti di Noto, magari tardo pomeridiana per evitare la calura estiva e per un apericena subito prima del concerto.
Pubblichiamo di seguito i concerti già confermati e comunicati dal comune di Noto e dagli organizzatori. I biglietti possono essere acquistati presso i punti vendita "fisici" convenzionati oppure direttamente online tramite il portale Ticketone.
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Dopo diversi anni di chiusura torna ad aprirsi al pubblico uno dei siti più antichi di Ortigia sotterranea. Si tratta dell'Artemision, il tempio ionico di Siracusa dedicato ad Artemide, la grande dea della caccia. Questo tempio era ubicato nel punto più alto dell'isola di Ortigia, nell'area che oggi corrisponde a Piazza Duomo e affiancava l'altro grande tempio ubicato nella stessa area, l'Athenaion, il tempio dedicato alla dea Atena sul quale venne in seguito costruito il duomo di Siracusa. Se i resti dell'Athenaion sono ancora oggi visibili anche dalla piazza e dalla vicina via Minerva, dalle quali è possibile ammirare le possenti colonne doriche che sono inglobate nei muri della cattedrale, lo stesso non è per l'Artemision.
Il tempio ionico infatti si trova al di sotto di Palazzo Vermexio, l'odierna sede del palazzo comunale di Siracusa e venne scoperto dall'archeologo Paolo Orsi nel 1910. Alcuni anni fa un nuovo allestimento architettonico a cura di Vincenzo Latina permise la fruizione del seminterrato e al contempo la veduta delle colonne del vicino tempio dorico grazie ad un padiglione progettato ad hoc, poi la lunga chiusura che terminerà il 26 maggio 2024 con la riapertura al pubblico.
Al di sotto di Palazzo Vermexio si possono ammirare le fondamenta del tempio e varie altre testimonianze della Siracusa antica. Artemide era una delle divinità maggiormente amate nella colonia corinzia ed è strettamente connessa a Siracusa anche nel suo mito più celebre, quello di Alfeo e Aretusa. Sebbene Siracusa sia stata fondata da coloni di stirpe dorica, questo tempio slanciato ed elegante venne commissionato con eleganti capitelli in stile ionico.
La gestione del monumento è affidato alla ditta Civita e il sito sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 14 con ingresso da Via Minerva n.4 . Chiuso il lunedì. Il biglietto di ingresso per gli adulti sarà di € 5, con riduzione a € 3 per una serie di categorie, € 2 per residenti e studenti e gratuità per disabili, guide turistiche, giornalisti e insegnanti accompagnatori. Il biglietto di ingresso comprende anche l'audioguida in lingua italiana e inglese. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a Civita al tel. +39 335 7304378.
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photo credits: S.Leggio/Clicksfromsicily.com
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Il museo archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa è una delle più importanti realtà italiane per quanto riguarda l'archeologia delle colonie greche in Italia. Il museo sorse alla fine del 1800 nei locali della soprintendenza ai beni culturali di Piazza Duomo a Siracusa ma, in seguito, vista la vastità delle collezioni, venne spostato in una nuova sede nel quartiere Neapolis, incastonato tra l'area archeologica contenente il teatro greco e l'orecchio di Dionisio e le catacombe di San Giovanni. Il museo ospita oggi anche la direzione del parco archeologico di Siracusa. Al suo interno sono custoditi oltre 27000 reperti che spaziano dal paleolitico all'età tardoromana e paleocristiana. Le collezioni si focalizzano principalmente su Siracusa e le sue subcolonie (Eloro, Akrai, Kamarina, Kasmene) ma vi sono esposti anche reperti da altre località siciliane come Agrigento e Gela e un vasto settore è dedicato all'età del bronzo siciliana e alle culture di Castelluccio, Thapsos e Pantalica. Il museo Paolo Orsi conta 6 settori di 5 oggi fruibili al pubblico oltre al caveau che contiene una delle collezioni numismatiche più importanti al mondo. Come tanti musei la visita può impegnare diverse ore e sicuramente è utile affidarsi ad una guida privata o a un tour di gruppo per scoprire le principali peculiarità del museo. Qui di seguito vogliamo però elencare quelli che a nostro avviso sono alcuni dei reperti imperdibili del museo. Sono tutti reperti di grande interesse per il loro livello artistico o per le peculiarità proprie, elencati non in ordine d'importanza -sarebbe difficile fare una classifica!- ma in ordine di esposizione all'interno dei vari settori del museo.
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Una serie di mostre ed esposizioni ravviveranno il panorama culturale siracusano a partire dai primi mesi del 2024. Molte di queste sono tenute in siti di pregio del parco archeologico di Siracusa, dall'area archeologica della Neapolis al museo archeologico "Paolo Orsi", fino al Castello Maniace. Di seguito alcune informazioni sui principali eventi.
Igor Mitoraj in mostra al parco archeologico Neapolis
L'area archeologica della Neapolis di Siracusa si arricchisce di una nuova, suggestiva mostra di grande pregio: "Mitoraj. Lo Sguardo, Humanitas, Physis". E' un'esposizione a cielo aperto che, dal 26 marzo 2024 al 31 ottobre 2025, offre un dialogo inedito tra le vestigia della civiltà greca e le monumentali sculture di Igor Mitoraj, artista di fama internazionale, noto per le sue opere imponenti e suggestive. Le sue sculture spesso combinano elementi classici con una visione contemporanea, creando un dialogo tra passato e presente. La mostra, curata dall'Atelier Mitoraj, offre un'occasione unica per ammirare da vicino le opere di uno dei più grandi scultori contemporanei. Le sue figure classiche, con le loro imperfezioni e mutilazioni, assumono una nuova vita nel contesto archeologico di Siracusa, creando un cortocircuito temporale che affascina e interroga. Un'esperienza imperdibile per gli amanti dell'arte e della storia, un viaggio che unisce passato e presente, mito e contemporaneità. In tutto sono trenta le opere esposte di cui ventotto nello scenario della latomia del Paradiso, delle grotte del Salnitro e dei Cordari, dell'orecchio di Dionisio, teatro greco e nell'anfiteatro romano. Tra i temi cari a Igor Mitoraj ritroviamo Icaro che invita a riflettere sulla dualità di humanitas e physis. Icaro, con le sue ali spezzate e il corpo marmoreo che giace al suolo, rappresenta la caduta dell'uomo, il fallimento del suo anelito verso l'infinito. La mostra è visitabile ogni giorno dalle 8.30 fino alla chiusura del parco. La mostra è promossa dal Parco Archeologico di Siracusa Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, prodotta da Atelier Mitoraj, in collaborazione con Mediatica e Tate, con il patrocinio della Regione Siciliana. Per la visita alla mostra è previsto un costo di € 3 aggiuntivi al normale biglietto del parco archeologico. Ingresso gratuito la prima domenica del mese.
Nelle tante opere collocate nell'area della Neapolis ritornano personaggi e motivi cari a Igor Mitoraj: Icaro, Dedalo, Tindaro ma anche le figure screpolate o mutile, le ali e i volti bendati. Completano la mostra due ulteriori opere esposte in altro luogo: Icaria nel piazzale del castello Maniace e Teseo screpolato sull'Etna a 1700m di quota.
La mostra viene visitata anche in concomitanza con le visite guidate di gruppo al parco archeologico della Neapolis così come durante le visite con guida privata.
I Micenei al museo archeologico "Paolo Orsi"
Il popolo miceneo, lo stesso citato e raccontato nei poemi omerici affascina da sempre per le sue imprese e i suoi viaggi che li vide presenti anche in Sicilia fin dall'età del bronzo. Nel settore preistorico del museo archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa è infatti possibile trovare un'ampia selezione di oggetti di produzione artigianale micenea in quanto gli scavi archeologici hanno provato la presenza di scambi commerciali tra gli abitanti dell'antica Thapsos e i Micenei, tanto da definire l'abitato della penisola Magnisi un vero e proprio emporio commerciale. Adesso il museo archeologico dedica anche una mostra al tema "Il regno di Ahhijawa: i Micenei e la Sicilia". La mostra sarà visitabile dall'11 maggio al 9 ottobre 2024.
In mostra ci saranno 160 reperti provenienti da diversi musei archeologici: Micene, Atene, Patrasso, Taranto, Cagliari oltre che reperti di provenienza siciliana da Agrigento e Caltanissetta. La mostra è ad ingresso gratuito e può essere fruita con il normale biglietto di ingresso al museo e gratuitamente la prima domenica del mese in occasione della "Domenica al museo".
Rarica al Castello Maniace
Dal 20 aprile al 30 settembre 2024 si terrà la mostra "Rarica" dello scultore Francesco Diluca. L'esposizione avrà due sedi espositive: il castello Maniace sulla punta di Ortigia e l'orto botanico dell'università di Palermo. Rarica vuol dire radice in Siciliano e la mostra vuole sensibilizzare su temi ambientali: l'interdipendenza tra essere umano e natura, ecosistemi, processi formativi. La mostra vede in esposizione oltre 30 opere e installazioni e vede anche un'installazione subacquea, "Reef - Kura Halos" nelle acque antistanti il castello. Quest'opera è visibile dalla spiaggia o tramite immersione. E' stata realizzata con la consulenza di biologi marini vuole sensibilizzare su temi come l'innalzamento della temperatura del mare e lo sbiancamento dei coralli. Opere di ispirazione mitologica trovano invece spazio all'interno del castello Maniace con Orfeo, Euridice e il fuoco nella sala ipostila del Maniace.
La mostra è organizzata da Aditus con il patrocinio della soprintendenza ai beni culturali di Siracusa. Il biglietto della mostra ha un costo di € 4 supplementari al biglietto di ingresso al castello Maniace.
Visite guidate private al castello Maniace sono prenotabili con Hermes Sicily Guides & Tours come opzione aggiuntiva alla visita di Ortigia.