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Eloro, resti del santuario di Demetra

Eloro è un'area archeologica in provincia di Siracusa, posta lungo il golfo di Noto, tra il lido di Noto e l'oasi naturale di Vendicari. Eloro era un'antica città, subcolonia della Siracusa greca anche se in molti hanno già sentito questo nome per via della bella e celebre spiaggia omonima o delle varie strutture ricettive con lo stesso nome che sorgono lungo la costa.

In questo post diamo però informazioni a quanti sono interessasti a scoprire di più e a visitare l'area archeologica dell'antica Eloro.

Probabilmente si trattò della prima subcolonia di Siracusa a cui poi ne seguirono numerose altre tra cui Akrai, Kamarina, Kasmene ecc. Gli scavi archeologici hanno ritrovato ceramica databile già all'VIII sec. a.C. La città sorgeva su un'altura, nei pressi del mare e del fiume Tellaro e dopo la fase greca il territorio venne solamente parzialmente occupato da costruzioni successive. Purtroppo gli scavi archeologici hanno al momento messo in luce solamente una minima parte della città greca e la speranza è che nei prossimi anni nuovi studi possano dare nuovo impulso alla riscoperta di Eloro. La città viene citata anche da vari storici antichi a partire da Pindaro ma anche da Diodoro Siculo e da Cicerone che racconta come Verre abbia depredato la città delle sue opere d'arte.

Cosa vedere a Eloro

 

La Via Elorina

La Via Elorina era la più importante arteria stradale costiera che si dipartiva da Siracusa in direzione sud per giungere fino ad Eloro. Vari tratti di quest'antica strada sono stati messi in luce in diversi punti della provincia e ancora oggi l'uscita sud di Siracusa è prende il nome di Via Elorina.

Resti di mura nel sito di EloroLe mura di Eloro

Gli scavi archeologici degli anni passati hanno messo in luce le fortificazioni di Eloro. La città era infatti dotata di un perimetro di mura che la circondava totalmente. Le mura erano dotate di torri e sono state individuate due porte cittadine, a nord e a sud.

L'agorà

Al centro dell'abitato e quasi nel punto più alto della collina è stato individuato un ampio isolato di forma irregolare che probabilmente si può identificare con l'agorà, la piazza principale dele poleis greche. Gli scavi archeologici hanno messo in luce i resti di porticati coperti, tipici delle città greche.

Santuario di Demetra

Nella parte meridionale della città, vicino alla casetta dei custodi è stata messa in luce una vasta area sacra. Si trattava di un santuario dedicato a Demetra, dea greca dell'agricoltura il cui culto era molto diffuso a Siracusa e nelle sue colonie. Nell'area si riconoscono ancora le fondamenta di un tempietto che aveva quattro colonne sul prospetto e i resti di un lungo porticato con colonne ai cui estremi erano presenti due vani, probabilmente per la conservazione degli oggetti votivi donati dai fedeli. Nei secoli successivi sul santuario greco si è sovrapposta una chiesetta bizantina ad impianto basilicale.

Altri edifici religiosi sono stati ritrovati a ridosso della spiaggia e poco distante un'Asclepeion, dedicato al dio della medicina.

Il teatro di Eloro

Anche Eloro come molte altre città greche disponeva di un teatro per la messa in scena di tragedie e commedie. Purtroppo, durante il ventennio fascista, la costruzione di un canale di bonifica ha per buona parte distrutto i resti del teatro scavati nella roccia. Una parte dei gradoni è però ancora visibile sul sito.

La torre Stampace

Tra le altre costruzioni più moderne che insistono sull'area archeologica di Eloro vi è anche la torre Stampace. La Sicilia per lungo tempo fu flagellata dalle incursioni di pirati e lungo le zone costiere vennero costruite numerose torri come questa per l'avvistamento dei pirati in modo da poter mettere in allarme la popolazione.

La colonna Pizzuta vicino EloroLa Pizzuta

A poca distanza da Eloro, in mezzo ad un mandorleto, si innalza la colonna Pizzuta. Questo monumento ha un'altezza conservata di poco meno di 11 m. Sebbene in passato si pensasse che fosse un monumento commemorativo per la disfatta ateniese nel corso della guerra in Sicilia, uno scavo archeologico condotto da Paolo Orsi nel 1899 ha rivelato l'esistenza di una stanza sotterranea a ridosso della torre e questo ha permesso di inquadrarla come monumento funerario.

 

Nelle vicinanze di Eloro sono poi presenti varie altri luoghi di interesse turistico. Oltre alle splendide e già citate spiagge, a ridosso del sito archeologico comincia la riserva naturale di Vendicari che ha uno dei varchi di accesso proprio lì vicino. Nell'entroterra, lungo il corso del fiume è poi presente la villa romana del Tellaro con i suoi splendidi mosaici.

 

Consigli per la visita

Annotazioni

Negli ultimi anni l'area archeologica di Eloro purtroppo ha sofferto di grandi problemi di gestione rimanendo chiusa al pubblico. Allo stato attuale gli enti preposti comunicano con cadenza mensile aperture e orari dei vari siti. Per informazioni aggiornate occorre pertanto rivolgersi all'ente gestore, il parco archeologico di Siracusa, Eloro, Akrai e Villa del Tellaro.

 

Trasporti

Per raggiungere Eloro occorre un automezzo proprio in quanto nessun mezzo pubblico passa in quella zona. Il sito si trova in prossimità del Lido di Noto e dista circa 8 Km da Noto. Provenendo dall'autostrada Siracusa-Rosolini uscire allo svincolo di Noto e immettersi sulla SP59 seguendo le indicazioni per Eloro fino a giungere al parcheggio dell'area archeologica. Il parcheggio è libero e gratuito.

 

Biglietti di ingresso

L'area archeologica di Eloro è ad ingresso gratuito.

 

Orari di apertura dell'area archeologica di Eloro

Per informazioni aggiornate e ufficiali occorre contattatare l'ente gestore, il parco archeologico di Siracusa, Eloro, Akrai e Villa del Tellaro.

A scopo divulgativo ma con cadenza occasionale e senza ufficialità pubblichiamo nell'apposita sezione del nostro blog gli orari di apertura aggiornati dei vari siti del parco archeologico.

 

Visite guidate

Tra i vari itinerari di visita proposti Hermes Sicily Tours offre anche visite guidate all'area archeologica di Eloro.

 

 

Ultimo aggiornamento: 28/3/2021